Un recentissimo studio di Bain & Company ha confermato che il numero di cittadini italiani con una copertura sanitaria integrativa è in costante aumento ed ha ormai superato la soglia del 25% della popolazione. In questo calcolo vengono prese in considerazione le varie forme di assistenza sanitaria integrativa tra cui assicurazioni, fondi ,casse e mutue sanitarie assicurate nonchè fondi, casse e mutue autogestite e non assicurate.
Ponendo attenzione alle sole soluzioni che coinvolgono il settore assicurativo, i dati ufficiali di Ivass risalenti al 2021 ci parlano di una raccolta lorda del ramo due – malattia – che si è attestata a circa 3,3 miliardi di euro, anche in qui in continua crescita. Questo trend merita però una serie di considerazioni, il cui esito andrà ad influenzare lo sviluppo del settore nel 2023 e che vengono suggerite dalla spirale inflattiva che sta caratterizzando gli ultimi mesi e che non ha certo risparmiato i costi della sanità.
In primo luogo, occorre sottolineare come sul mercato delle polizze salute si presenti una redditività sotto pressione ed andamenti tecnici in peggioramento, con una frequenza sinistri in aumento rispetto al 2019, nonostante il COVID abbia in parte rallentato in alcuni momenti e per ovvi motivi il ricorso alla sanità privata.
Negli ultimi anni si è osservato un incremento del Combined Ratio (rapporto tra sinistri + costi di distribuzione + costi di struttura e premi di competenza) dal 93% del 2019 al 104% nel 2021: l’aumento è stato determinato da un incremento del rapporto tra sinistri e premi di competenza di circa 11 punti percentuali (circa dal 75% ad 86%) ed ha portato le Compagnie di Assicurazione in territorio negativo. D’altro canto, invece, si è consolidata nei cittadini la consapevolezza che da una parte la sanità pubblica, anche se sostenuta da notevoli risorse provenienti dal PNRR, difficilmente potrà ampliare e migliorare la propria offerta. Altrettanto, per eliminare le criticità del Servizio Pubblico a partire dal classico tema delle lunghe liste di attesa, i costi del privato saranno più elevati perché la spinta inflattiva si sta facendo sempre più intensa.
Questi ultimi elementi costituiscono una notevole motivazione per il ricorso alle soluzioni integrative ed in questa edizione testimoniamo in altro articolo la crescita che la nostra Mutua Diritto E Salute può vantare nell’arco del 2022.
La sfida è dunque di coniugare la tensione a livello di andamenti tecnici con questo evidente aumento della domanda.
I prossimi mesi ci diranno se le Compagnie di Assicurazioni, sottostanti e garanti dei servizi e dei sussidi della Mutua Diritto E Salute, riusciranno a trovare il giusto equilibrio.
In qualità di Operatori qualificati del settore, riteniamo che vi siano motivi di ottimismo e che proprio Fondi, Casse e Mutue saranno di stimolo agli Assicuratori per aggiornare e migliorare la loro proposizione, ampliando l’offerta, evolvendo il contenuto delle prestazioni, con un più spinto ricorso alla tecnologia, ed infine puntando su network di convenzionamenti sempre più capillari e qualitativi.
In questo interessante quadro la Mutua Diritto e Salute non sarà cero semplice spettatrice ma si impegnerà con forza per individuare i Partners assicurativi più convenienti ed affidabili, tenendo in costante aggiornamento i propri Soci.